Industria Italiana approfondisce l’importanza di una strategia dei dati per il business del manifatturiero e ne esplora le sfide culturali insieme a Giovanni Ciarlariello, AD di Iconsulting, Flavio Venturini, Innovation Director di Iconsulting e Alfredo Formisano, Director & Industry Leader di Iconsulting.

Potenziare fornitura e produzione, prendere decisioni più efficaci su nuovi progetti innovativi, avviare attività di manutenzione predittiva o strategie commerciali mirate in base alla domanda dei mercati: gli obiettivi che il mondo del Manufacturing può raggiungere grazie a un utilizzo strategico dei dati sono molteplici.
Industria Italiana, rivista specializzata di analisi e news su economia, automazione e innovazioni, ha intervistato Alfredo Formisano, Director di Iconsulting e Flavio Venturini, Innovation Director di Iconsulting su come sfruttare al massimo il potenziale dei dati grazie a nuove strategie dedicate alla manifattura: necessarie nell’era della Digital Transformation e soprattutto decisive dal punto di vista del business.
Secondo Alfredo Formisano, le industrie manifatturiere potrebbero infatti realizzare: “dal 10 al 20% di maggiori utili con gli analytics di base e del 30% o oltre se ci si sposta sull’analitica avanzata. Senza considerare benefici meno misurabili in termini di reputazione, che spesso risultano in capacità di ottenere capitali con maggiore facilità, e violenti balzi positivi in Borsa per le quotate. Perché chi fa Data Strategy fa trasformazione digitale ed è ciò che gli investitori si aspettano quando guardano a una manifattura”.
D’altra parte, aggiunge Flavio Venturini: “impostare una corretta Data Strategy significa mettere in campo un piano d’azione di lungo termine volto al raggiungimento di un obiettivo specifico: la corretta organizzazione e valorizzazione del patrimonio informativo al servizio delle esigenze e della strategia di business“.

Ma l’industria italiana è davvero pronta per introdurre la Data Strategy? La strada da fare è ancora lunga, ma non mancano i segnali positivi. L’utilizzo sempre più frequente da parte delle aziende di algoritmi di apprendimento automatico rompe infatti un vecchio tabu: quello della resistenza a condividere i dati. Nelle parole di Giovanni Ciarlariello, AD di Iconsulting, oggi è dunque di centrale importanza la Data Governance, perché: “i dati sono le fondamenta della strategia, solo da essi si può trarre la corretta conoscenza sulla quale poi basare delle decisioni ponderate. Una strategia nel tempo può essere affinata, una governance può essere migliorata, ma se l’architettura dei dati non è solida fin dall’inizio i costi di “correzione” possono essere molto alti“.
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