Tecnologia e regolamentazione sono – e continueranno a essere – parole chiave nell’evoluzione del Banking. Per il destino del Digital Banking è infatti cruciale non solo distribuire i dati a team e applicazioni, ma anche rispettare i principi di governance e compliance in maniera agile e dinamica rispetto alle richieste del business.
Psd2: direttiva ed opportunità per le Banche
Una forte spinta arriva dalla Psd2 (Payment Services Directive 2), direttiva europea recentemente entrata in vigore che si pone l’obiettivo di rendere più sicura e conveniente la gestione dei pagamenti in Europa. Nell’articolo “Rivoluzione digitale in banca: dati condivisi e Open Banking, senza frontiere”, anche il Sole24Ore illustra come questa normativa apra un mondo tutto da definire di nuovi servizi e nuovi attori.
Il futuro si gioca sulla capacità di offrire servizi finanziari “invisibili”, semplici e immediati, dove il digitale assume un ruolo da protagonista. L’apporto dell’Open Banking emerge proprio in questa direzione: sfruttandone le opportunità dal punto di vista infrastrutturale e tecnologico, tramite un ecosistema di API, è possibile automatizzare i servizi aziendali integrandoli con l’interno e l’esterno della Banca, e aprirsi a un modello collaborativo fra Banche e Fintech che utilizzi al massimo la capacità e l’inventiva di terze parti.
Data Platform, Cloud, Advanced Analytics: così investono le Banche
Gartner prevede che nel 2022 il 60% delle organizzazioni avrà implementato la Data Virtualization come elemento cardine delle proprie architetture di Data Integration e che, già da quest’anno, quelle che la utilizzano spenderanno il 45% in meno rispetto alle altre.
Anche gli investimenti delle Banche nella trasformazione digitale sono sempre più significativi e coinvolgono Enterprise Data Architecture composte da Data Platform, tecnologie Cloud, interoperabilità tramite API e consumo di informazioni con Self-service & Advanced Analytics. È possibile approfondire un esempio di Enterprise Data Architecture nella Data Platform realizzata per Edison, azienda leader nel mercato energetico, per la quale abbiamo implementato moderne tecnologie unite a metodologie progettate su misura per il cliente.
Nel mondo Banking, in particolare, il raggiungimento degli obiettivi di una efficace trasformazione non può prescindere da:
- Interconnessione di componenti eterogenee che non comprometta integrità ed agilità nella federazione dei dati;
- Capacità di fornire informazioni in real-time a utenti e applicazioni, oltre ad abilitare la Data Science (per esempio attraverso sandbox governate);
- Minimizzazione della ridondanza e della replica del dato;
- Una architettura che consenta agli utenti di servirsi delle informazioni in modo autonomo attraverso una rappresentazione semantica del dato;
- Governo dei dati, sicurezza centralizzata e rispetto dei vincoli di compliance normativa per il GDPR (come affrontato nel nostro Webinar) e PSD2/OpenBanking.
Verso il digitale con la Data Virtualization
Come abbiamo approfondito in questo Whitepaper, attraverso la Data Virtualization è possibile gestire in modo ottimizzato e governato l’accesso a più repository opportunamente scelti in base alla natura del dato e al ruolo che deve avere per l’organizzazione. L’eterogeneità fisica viene astratta e uniformata grazie a un layer semantico che consente la distribuzione logica dell’informazione, facendo da orchestratore e “collante” dei diversi storage.
La virtualizzazione dei dati svolge inoltre un ruolo cardine nella Data Governance grazie a Metadata Management e Data Glossary, alla possibilità di fare monitoring e audit, al logging nativo di tutte le operazioni sullo strato di virtualizzazione e altre funzionalità integrate di security avanzata e mascheramento dinamico.
Nicola Bonoli – Senior Manager