Intervista ad Andrea Spaziani, Head of IT Innovation di Kering Eyewear

In soli 7 anni Kering Eyewear ha rivoluzionato il settore dell’occhialeria internazionale, trasformandosi da startup a prima società di Lusso nel settore dell’Eyewear. Grazie all’alta qualità dei prodotti e ad una straordinaria attenzione all’innovazione tecnologica, l’azienda vanta un portafoglio di prestigiosi brand variegato e unico, ed è proiettata verso obiettivi sempre più ambiziosi.
In questa evoluzione, dati, analytics e una solida roadmap tecnologica hanno giocato un ruolo fondamentale. Ne abbiamo parlato insieme ad Andrea Spaziani, Head of IT Innovation di Kering Eyewear.
In un settore consolidato come quello dell’occhialeria, Kering Eyewear si è distinta fin da subito grazie al suo modello di Business innovativo. Quali sono i vostri tratti distintivi nel mercato Fashion?
Kering Eyewear è stata fondata nel 2014 dal Gruppo Kering e Roberto Vedovotto che, insieme ad un gruppo di talentuosi manager, hanno deciso di rivoluzionare il settore dell’occhialeria, fino ad allora storicamente caratterizzato da un modello di business tradizionale basato sul rapporto fra l’azienda produttrice di occhiali e la casa di moda, attraverso una relazione di licenza – licenziatario.
Kering Eyewear ha quindi rotto gli schemi dell’epoca, uscendo dal business model della licenza pura e internalizzando l’intera catena del valore, portando la gestione della categoria occhiale in-house con un rapporto molto più stretto tra le case di moda e Kering Eyewear stessa.
Da una parte, questo garantisce ai Brand un prodotto occhiale davvero qualitativo, rappresentativo del DNA distintivo della marca e allineato in termini di selettività della distribuzione, marketing e comunicazione. Inoltre, appartenendo allo stesso Gruppo delle marche per le quali gestisce la categoria degli occhiali, Kering Eyewear beneficia di forti sinergie con conseguente creazione di valore.
Inoltre, grazie a questo nuovo modello di business, gli occhiali rispettano i tempi e la stagionalità del mondo della moda e sono pienamente integrati nelle sfilate e nei total look, consacrando l’occhiale come accessorio centrale nell’offerta di prodotto del Brand.
In tal senso, la strategia aziendale che fa leva su tre pilastri fondamentali:
- Prodotto, molto più vicino al DNA dei Brand;
- Qualità di livello superiore, grazie all’attenta selezione di fornitori specializzati;
- Distribuzione selettiva, pienamente allineata all’immagine e il posizionamento di ciascun Brand.
Il cambiamento di business model ha, inoltre, generato ulteriore valore per i clienti i quali hanno accesso a un portafoglio di Brand variegato e completo, a collezioni sempre all’avanguardia, ad un livello di servizio esclusivo e a materiali di supporto alla vendita estremamente innovativi.
La nostra Mission è quella di essere il leader mondiale nel Luxury & High-end Eyewear (occhiali da sole e montature da vista), sviluppando un portafoglio unico di Brand di successo.
In linea con l’approccio di Kering Eyewear nel mercato, anche dal punto di vista tecnologico avete fin da subito raccolto una nuova sfida: il full-cloud. Come l’avete vissuta e quali benefici ne avete tratto?
Il Cloud è stata da subito una risorsa chiave che ci ha permesso di avere da un lato una struttura interna ridotta e focalizzata maggiormente sulle business solutions e, dall’altro lato, la necessaria scalabilità e flessibilità, considerando anche i nostri elevati tassi di crescita.
Infatti, quando siamo nati a fine settembre 2014 eravamo a tutti gli effetti una start-up con davanti a noi una sfida molto ambiziosa: nell’arco di 7/8 mesi dovevamo essere pronti per il lancio della prima collezione presentata a fine Giugno 2015, prevedendo una crescita in termini di brand portfolio da lì a pochi mesi molto importante tramite l’innesco di marchi come Gucci e Cartier solo per citarne alcuni.
Per queste ragioni, 3 drivers hanno rappresentato da subito i capisaldi della roadmap tecnologica:
- Implementazioni in tempi di rapidi delle business applications necessarie su infrastruttura cloud;
- Infrastruttura lean e scalabile in tempi brevi in base alle necessità;
- Massima flessibilità.
La velocità è un elemento caratterizzante di Kering Eyewear, lo dimostrano sia la rapida crescita nel settore che la capacità sul fronte IT di supportarla. Quanta importanza ha avuto la scelta di una strategia “bi-modale” di Business Analytics in grado di unire solidità tecnologica e agilità del business? Quali sono le complessità e quali i vantaggi?
Una volta lanciata la prima collezione e avviato il ciclo order-to-cash, il tema Business Analytics è diventato sicuramente cruciale a livello aziendale.
L’approccio bi-modale in termini di Analytics Real-Time opposto ad un modello più classico Enterprise ci ha permesso sicuramente di rispondere in diversi momenti alle varie esigenze che si sono presentate nel nostro contesto:
- La Business Intelligence Real-Time ci ha permesso in tempi brevi di avere a disposizione delle soluzioni (simil data-discovery) necessarie per le analisi di alcuni processi chiave così da poter intervenire per tempo in caso di criticità, attivando le necessarie azioni correttive lato business per mitigare i rischi e/o cogliere tempestivamente opportunità;
- La Business Intelligence Enterprise, invece, è stata introdotta con l’obiettivo di strutturare in tutte le varie aree aziendali dei sistemi di reporting che, tramite i vari KPIs di area, permettono un corretto monitoraggio delle performance dei vari processi aziendali, così da poter guidare le decisioni di business in modo rapido e affidabile.
Venendo al punto relativo alle complessità, possiamo dire che in genere queste sono più legate agli aspetti progettuali ma, con il giusto approccio sia di impostazione che di gestione, si riescono a superare agevolmente.
Con riferimento ai numerosi vantaggi che questo approccio genera, oggi possiamo dire che l’azienda gode di soluzioni di analytics e reporting che riescono a supportare trasversalmente tutte le aree dal Finance & Controlling, passando per i dipartimenti Marketing & Sales fino al mondo Operations. Grazie alle implementazioni di sistemi di Business Analytics ben strutturati si ha la possibilità, come già anticipato prima, di monitorare tutti i processi aziendali e di poter guidare al meglio le decisioni in ogni livello, dalle azioni strategiche al servizio al cliente.
Innovazione e avanguardia fanno parte del vostro DNA: come affrontate questa continua sfida?
In primis, in un contesto sempre più dinamico e flessibile come quello di oggi, cerchiamo sempre di essere coscienti del fatto che ogni traguardo non è un punto di arrivo ma una delle tante mete nel nostro percorso.
Questo approccio è pienamente in linea con i valori Aziendali che scaturiscono da una vision quotidianamente trasmessa con energia ed entusiasmo dal Top Management: passione, commitment, teamwork e audacia. Questi valori sono insiti in ogni persona dell’organizzazione e risultano in un unico e distintivo spirito aziendale giovane e coeso, che contraddistingue Kering Eyewear.
Infine, in continuità con quanto anticipato sopra, sicuramente un altro elemento caratterizzante è la presenza di un forte spirito imprenditoriale in ogni risorsa aziendale, unito ad altri elementi come la curiosità e la voglia di esplorare nuovi percorsi ovviamente sempre coerenti con gli obiettivi e i valori aziendali sopra citati.
Il vostro modello di business prevede la produzione quasi completamente in outsourcing. Come fate a interfacciarvi in modo efficace con tutti i partner?
La nostra Supply Chain sin dall’inizio ha puntato sul modello Outsourcing scommettendo sul fatto che nella filiera ogni soggetto coinvolto possa portare il suo contributo migliore focalizzandosi su ciò che lo contraddistingue in termini di skills e di valore aggiunto.
Per questo motivo, si è deciso di esternalizzare gran parte della produzione affidandosi ad un limitato numero di partners che potessero assicurare sia la più alta qualità sia l’artigianalità che contraddistinguono i nostri prodotti, elementi questi che devono comunque accompagnarsi anche alla Sostenibilità, da sempre uno dei valori fondanti all’interno del Gruppo Kering.
I rapporti di partnership che quindi sono stati creati dalla nostra Supply Chain hanno fatto leva negli ultimi anni anche su soluzioni tecnologiche innovative come la Blockchain. Soluzione implementata dalla fine del 2018 che ha permesso di migliorare l’efficienza nello scambio di informazioni relative al prodotto, aumentandone la tracciabilità e riducendo i tempi necessari per gli scambi informativi.
Come sappiamo, la pandemia ha avuto un grande impatto sull’intero settore: qual è stato l’effetto Covid sulla vostra azienda? Come lo avete affrontato?
Come del resto tutte le realtà, anche la nostra è stata sicuramente impattata nel corso del 2020 dalla pandemia.
In ogni caso, in linea con il nostro DNA, abbiamo da subito deciso di rispondere ed investire con velocità in soluzioni che ci permettessero di non fermarci e di continuare a sviluppare le nostre collezioni presentandole nei tempi previsti al mercato, cercando di garantire così una continuità di business anche ai nostri clienti, nella piena sicurezza per tutti i nostri dipendenti e clienti.
C’è stata dunque una forte accelerazione nella digitalizzazione di alcuni processi interni dell’azienda: infatti, in pochissime settimane siamo riusciti a dar vita a delle soluzioni digitali che ci hanno supportato nelle presentazioni delle collezioni da remoto e nel remote-selling.
Oggi possiamo dire che queste soluzioni si sono fortemente affermate sia internamente sia verso i nostri clienti e pensiamo che possano rappresentare un forte contributo in ottica phygital anche per il futuro, con l’augurio ovviamente che dal prossimo autunno il contesto esterno sia notevolmente cambiato e che la pandemia non sia più un elemento di criticità e incertezza come oggi.
Guardando al futuro: quali sono le prospettive che la Data Revolution ha tracciato nel vostro settore?
I dati già oggi sono un elemento essenziale per poter guidare le decisioni in azienda e questo non cambierà in futuro. In un contesto nel quale la mole di dati aumenterà esponenzialmente, il vero tema sarà quello di individuare “l’insieme” di dati maggiormente utili per guidare i decision maker nel prendere decisioni rilevanti e corrette nei tempi giusti.
Figure aziendali dedicate all’analisi e all’interpretazione dei dati diventeranno sempre più strategiche per intercettare le tendenze che le aziende dovranno cogliere. In futuro, come già in parte si riscontra oggi, l’attenzione a questo ambito sarà sempre più crescente e, di conseguenza, aumenteranno gli investimenti in sistemi di Data Discovery e più in generale di Business Intelligence e Artificial Intelligence.
Solo attraverso una corretta interpretazione dei dati in tempi rapidi le aziende potranno fare la differenza nei settori in cui operano.
In conclusione, l’approccio data driven sarà sempre più un elemento chiave per poter indirizzare al meglio ogni scelta di carattere aziendale. Le opportunità del futuro sono scritte nei dati di oggi: la loro corretta interpretazione in tempi rapidi sarà il vero elemento distintivo per riuscire ad anticipare il domani e guidare i cambiamenti.
Andrea Spaziani è Head of IT Innovation di Kering Eyewear