Oggi viaggiare è un’attività veloce, facile e integrata, grazie ad una tecnologia in grado di rispondere con estrema agilità alle aspettative di immediatezza di utilizzatori sempre più “digitalmente impazienti”, che lasciano impronte sul web prima, durante e dopo il viaggio.
Questi dati se letti correttamente possono essere delle fonti preziose di informazioni sulle abitudini e preferenze dei viaggiatori, sulla base delle quali ideare dei pacchetti e delle esperienze su misura, ma permettono anche di indagare le prestazioni del settore Turismo nel suo complesso. I Big Data e gli Analytics consentono inoltre alle aziende del turismo di negoziare tariffe con i fornitori, massimizzare ricavi, scoprire nuove opportunità di vendita, ma a trarne beneficio sono anche Ministeri e Governi di tutto il mondo che li utilizzano per analizzare i flussi turistici e individuare opportunità di investimento nel proprio Paese. Il turismo smart quindi offre a tutti delle possibilità prima sconosciute, grazie alle tecnologie che non possono essere ignorate o considerate un’opzione nell’era del Digital Travel.
Ma quali sono queste tecnologie e quali i nuovi trend che stanno prendendo piede?
Ask to the Chatbot
L’Intelligenza Artificiale fa passi da gigante nel settore dei viaggi e dell’ospitalità, automatizzando i processi informatici per comprendere e imitare il comportamento umano attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale (PNL) e l’apprendimento automatico. Insieme, consentono ai computer di rispondere a domande o richieste specifiche e migliorano la pertinenza delle risposte nel tempo.
I chatbot sono ormai onnipresenti nel servizio clienti, programmato per risolvere semplici problemi che in precedenza richiedevano l’intervento di un addetto in tempo reale, che può invece ora concentrarsi sulla gestione di richieste complesse.
Secondo un report prodotto da Expedia, agenzia di viaggi online leader a livello mondiale, circa il 62% dei consumatori globali è totalmente a proprio agio con le applicazioni di Intelligenza Artificiale: “Conoscendo meglio ogni cliente e fornendo intuitivamente le informazioni che desidera, stiamo risparmiando tempo e iniziando la sua esperienza di viaggio con lo spirito giusto, senza fronzoli, né tempi dilatati da ricerche o lunghi processi di prenotazione“, sostiene Arthur Chapin, Vice Presidente Senior e Global Product an Design di Expedia Group.

Source: 2019 SITA/ATW IT Passenger Trends Survey.
…or to the Voice assistant!
Con l’arrivo delle interfacce vocali il nostro modo di fare ricerche sta cambiando radicalmente e Gartner prevede che la domanda di dispositivi vocali come Amazon Echo e Google Home genererà 3,5 miliardi di dollari entro il 2021.
Le aziende del turismo non possono ignorare il voice engagement e una delle prime a scommettere su questa tecnologia è stata Expedia. La famosa online travel agency si è affidata infatti ad Alexa e successivamente a Google per consentire ai viaggiatori di usare la propria voce per cercare hotel e voli, aggiungere un’auto a noleggio a un viaggio esistente, controllare lo stato e i dettagli del volo e rivedere i punti fedeltà.
IoT, Facial Recognition e sensori per processi più veloci, sicuri e anticipare le richieste
Compagnie aeree di tutto il mondo utilizzano l’Internet of Things per gestire praticamente tutti gli aspetti dell’esperienza dei passeggeri: dalla gestione dei bagagli al monitoraggio della sicurezza, fino alla verifica dell’efficienza dei velivoli. Lufthansa, ad esempio, utilizza l’IoT anche per consentire ai passeggeri di rintracciare il proprio bagaglio tramite un link sulla carta d’imbarco digitale disponibile su app.
Una tecnologia che tanto fa discutere e su cui molti aeroporti stanno investendo sono i sistemi di Facial Recognition, che aiutano a velocizzare procedure come il check in e applicare delle misure di sicurezza, ma se non usate correttamente potrebbero essere una minaccia alla privacy dei cittadini.
Ma questo è solo il primissimo step: sensori e telecamere per il riconoscimento delle emozioni aiuteranno anche i dipendenti dell’hotel a prevedere se un ospite ha fame e offrirgli pasti personalizzati ancora prima che li richieda.
AR e VR: un viaggio 3D tra mete turistiche e scenari fantastici
Anche Realtà Virtuale e Realtà Aumentata si adattano facilmente al settore dei viaggi e del turismo.
Compagnie di viaggio come la Virgin Holidays stanno già ampiamente sperimentando la VR in-store per attrarre potenziali clienti dei propri tour. Esperienze immersive di realtà virtuale sono poi all’ordine del giorno nei parchi tematici, soprattutto in Asia, dove nella città di Guiyang sorge da qualche anno l’imponente Oriental Science Fiction Valley, il più grande parco di Realtà Virtuale a tema fantascientifico del mondo. Queste tecnologie, difficilmente sostituiranno completamente il turismo, ma hanno il potenziale per migliorare e ispirare le esperienze di viaggio.
Basta pensare al celebre caso Pokemon Go, il popolare gioco di Realtà Aumentata originariamente nato per far “muovere” le persone, all’apice della sua popolarità è stato utilizzato anche da molte autorità turistiche per promuovere le loro destinazioni.